lunedì 26 dicembre 2011

TEJO BAR, verso una strada incerta


Musei, piazze, miradouro, negozi, discoteche... siete a Lisbona ma le guide vi propongono sempre le solite cose, per carità anche belle... ma uff... son sempre le solite e sono per tutti... voi invece cercate qualcosa di vostro, magari non eclatante, ma vero, qualcosa di Lisbona che valga la pena di ricordare e raccontare. Se avete capito e siete d'accordo con ciò che intendevo dire nelle precedenti righe, allora siete come me, e il posto che vi consiglio si chiama Tejo Bar. Alla fine non è niente di particolare, ma credo sia proprio questo che lo rende "particolare"... il Tejo Bar è un piccolo bar sperduto in quel labirintico e affascinante quartiere che è l'Alfama. All'interno del bar vi sono numerosi strumenti musicali (tutti molto... sgangherati) e spartiti, perciò potete suonare liberamente ciò che volete, bevendo imperiais o porto, spendendo pochissimo. Se siete fortunati vi troverete musicisti amatoriali portoghesi, brasiliani o altri visitatori internazionali molto bravi che suoneranno "musica dal vivo":) Spesso si dice che il viaggio sia più importante dell'arrivo... non so se sia vero o meno, tuttavia andare a piedi la sera fino al Tejo Bar è qualcosa che val la pena di provare. Vie antiche, scale, alberi, piazzette, case accatastate una sull'altra, silenzi tramonti e colori... potrei dirvi come arrivarci facilmente, ma così vi toglierei parte della sorpresa. Infatti andare al Tejo Bar significa passare per queste vie sperdute senza sapere con precisione dove si sta andando, l'andare senza scopo significa non avere pressioni, stress e quindi godere e assaporare maggiormente ciò che si sta facendo in quel momento e infine... ecco il Tejo Bar, quindi una meta c'era, magari non spettacolare come la si credeva, ma sicuramente"personale".

Ps: consigli per chi non fosse abituato a viaggiare in questo tipo di quartieri... andare la sera a caso in Alfama vestiti bene, pieni di soldi, con l'aria dei turisti significa...andare proprio a cercarsela... (visitatore avvisato, mezzo salvato).

Bobby Spritz (da leggere ascoltando "Where is my mind" dei Pixies)
Europadalbasso

martedì 6 dicembre 2011

Academia de Estudos



Le Academias de Estudos sono delle scuole private portoghesi che forniscono: lezioni, spiegazioni particolari, doposcuola, preparazioni specifiche per test, lezioni di arte, corsi di lingua, musica e molto altro. Vi sono ragazzi compresi dai 6 ai 18 anni che, per svariati motivi, hanno bisogno dell'aiuto dei professori per migliorare i propri voti. In Italia non abbiamo niente che corrisponda alle Academias portoghesi, non sono doposcuola né scuole di sostegno, In queste scuole si insegna un metodo che possa aiutare tutti gli studenti a diventare indipendenti nello studio. I genitori, invece che pagare professori privati o costose lezioni e domicilio, portano i propri figli in queste scuole dove sanno che i ragazzi potranno studiare e divertirsi con l'appoggio costante di professori/educatori. Le Academias de Estudos sono realtà già ampiamente diffuse nelle grandi città, tanto che quasi in ogni strada (nei quartieri residenziali) è possibile incontrarne una. Carmen e Angela gestiscono l'Academia de Estudos "Pentaculo" nella zona Exponorte, dopo due anni e mezzo di tanto lavoro, passione e dedizione, sono riuscite (partendo dal nulla) a creare un Academia che già supera, come numero di studenti iscritti, molti altri istituti maggiormente datati. Pentaculo riesce a unire lo studio con il divertimento, l'educazione interattiva e la preparazione di giovani insegnanti, per questo i ragazzi e i professori si riconoscono come un'unica entità, un equipe il cui scopo è quello di migliorarsi costantemente in un ambiente di lavoro ideale.

Bobby Spritz

venerdì 18 novembre 2011

La Street Art come simbolo





Che Lisbona sia una città ricca di street art è facilmente comprensibile anche per il più ingenuo visitatore: Musicisti, Giocolieri, Comici, Intrattenitori, Pittori, Cantanti (ecc...) un fiume di persone, professionisti o meno, che ogni sera vivacizzano "as ruas" lisbonesi. Tuttavia, un artista per farsi riconoscere come tale spesso sente il bisogno di firmarsi, di farsi riconoscere, di lasciare un'impronta indelebile che possa rimanere nel corso degli anni. Canzoni, parole, segni, disegni... ma forse solo simboli che possano trasmettere negli anni le idee, sensazioni e passioni di un singolo momento. Ecco, Lisbona è ricca di questi simboli, lasciati frequentemente non da artisti importanti, ma da semplici persone che si vogliono ricordare e farsi ricordare tramite un piccolo segno. Per alcuni l'insieme di questi segni può sembrare di cattivo gusto, sporcizia, irrazionalità, degrado (vero bolognesi?), ma forse è anche per questo che Lisbona è la città delle avventure e della spontaneità. Citando Crozza "E a me piace tantissimo".





Bobby Spritz

sabato 29 ottobre 2011

RISTORANTE CINESE ILLEGALE!

Stufi del bacalhau? Pochi soldi in tasca? Vi piace la cucina cinese e volete cenare in un posto underground? Allora dovete provare il ristorante cinese illegale. Vicino a Praça Martim Moniz una famiglia cinese ha adibito parte della propria casa a ristorante, per questo potete cenare in due stanze piccole private (erano due camere da letto) o in uno stanzone più grande (era la sala), potete fumare un cigarro in un piccolo terrazzino e aspettare che si liberi un tavolo all'entrata passando il tempo bevendo fresche Superbock. Per arrivarci dovete percorrere rua da Mouraria partendo da Praça Martim Moniz, quando troverete una statua raffigurante una chitarra girate quindi a destra della statua e prendete il vicolo più stretto, buio e degradato che trovate (rua do Capelao), percorretelo per una cinquantina di metri finché sulla sinistra non troverete una casa con la porta aperta e nomi cinesi sul campanello... bene siete arrivati! D'altra parte l'avevo detto che era underground:). Se vi piace l'avventura niente è meglio di questo ristorante, a dispetto delle apparenze il locale (la casa) è pulitissima, il cibo è ottimo, e se siete proprio diffidenti potete controllare le signore cinesi in cucina mentre preparano i vostri piatti. Certo non c'è una vastissimo scelta di pietanze, dato che in fondo è una casa, ma per lo meno avete la certezza che mangerete gli stessi alimenti che mangia questa famiglia e quindi... cibi freschi!!! Come gìà detto il locale è underground quindi non aspettatevi "fronzoli estetici" o tovaglie di lino, ma sedie un po' sgangherate e tanta cordialità. Vi consiglio di iniziare con varie Superbock come aperitivo, poi dividete i piatti che ordinate in modo da provare un po' di tutto, infine come dessert una buona fetta d'arancia offerta dalla casa. In questo modo uscirete sazi dal locale spendendo al massimo undici euro a testa... e senza aver problemi digestivi (e ve lo dice uno che ha lo stomaco debole)!

P.S: il ristorante è aperto solo a cena!






Bobby Spritz
Europadalbasso

martedì 18 ottobre 2011

C'era una volta... e per fortuna che c'è ancora!



C'era una volta, tanto tempo fa... una spiaggia a nord di Lisbona chiamata "Ribeira d'ilhas" della costa di Ericeira... e per fortuna che c'è ancora! Questo post è il primo di una lunga serie (si spera:) di servizi dedicati alle spiagge portoghesi, e allora come non cominciare da una delle più famose, nonché da una delle mie preferite? Per passare un fine settimana di surf o semplicemente di relax fuori dalla movida lisboeta non c'è spiaggia migliore di Ribeira d'ilhas. In generale ritengo che i luoghi più conosciuti, reclamizzati e famosi spesso non siano i migliori o che non siano "veri", tuttavia con la costa di Ericeira il binomio "famoso" = "bello" è davvero azzeccato. La spiaggia è stupenda e le onde fantastiche, inoltre, alcuni bar, ristoranti e negozi di surf non vi faranno mancare niente (consiglio vivamente una tosta mista), il tutto immerso in un ambiente da sogno lontano da tutto e da tutti. C'era una volta, tanto tempo fa, in un paradiso lontano lontano Ericeira... e per fortuna che c'è ancora!










Bobby Spritz



sabato 8 ottobre 2011

Musicisti e Surfisti, quando il "Virtuale" aiuta il "Reale"

Musicisti, surfisti, erasmus stranieri e portoghesi che si incontrano nelle piazze e nelle strade... virtuali! Esatto, proprio così. In questo breve post vi suggerisco di andare a vedere due nuovi gruppi facebook: Erasmus Surf Lisboa e Musicians of Lisbon. Il primo gruppo è ovviamente dedicato a tutti gli appassionati di questo fantastico sport, vi troverete notizie, discussioni e aggiornamenti riguardanti scuole di surf, mercatino dell'usato, viaggi, spiagge. Tuttavia, l'originalità e l'utilità di questo gruppo è quella di organizzare gruppi di surfisti virtuali, per poi ritrovarsi e andare "realmente" a sfidare le onde dell'oceano, divertendosi e incontrando gente sempre nuova proveniente da tutto il mondo, anche perché, la passione per l'oceano è universale.









Musicians of Lisbon è invece dedicato a tutti coloro che amano suonare in compagnia, in band e che vorrebbero formare dei nuovi gruppi a Lisbona. Molti musicisti stranieri che arrivano nella capitale portoghese devono lasciare in patria le proprie band, per questo motivo, il gruppo vuole far incontrare tutti coloro che desiderano continuare a suonare durante la permanenza all'estero. Anche in questo caso vi troverete discussioni, consigli, aggiornamenti, locali, ma soprattutto avrete l'occasione di contattare chitarristi, cantanti, bassisti (etc) di tutto il mondo alla ricerca di una nuova band e di nuovi stimoli!













Bobby Spritz

giovedì 29 settembre 2011

IL TERRAZZO DEL SILENZIO

Entrare in un centro commerciale, attraversare tutto il piano terra fino ad un ascensore per gli adetti alle pulizie, salire all'ultimo, ottavo, piano e poi, a piedi, salire ancora le scale fino al nono, superare il negozio di un fioraio per giungere infine ad una splendida "esplanada", detta anche il terrazzo del silenzio.
Sembra quasi una presa in giro, e invece è tutto vero... in Rua Dos Fanqueiros, al numero 276, si trova il centro commerciale "Pollux", strutturato in otto piani, anzi nove. In fondo al piano terra, dalla parte opposta rispetto all'entrata, si trova un ascensore che pare venga utilizzato solo dagli addetti alle pulizie, invece serve ai clienti per passare da un piano all'altro, appunto dal piano terra all'ottavo, perché l'ascensore non arriva al nono, l'unico modo per arrivarci... è salire le scale a piedi. Al misterioso nono piano si trova un vasto negozio di fiori e un piccolo bar con terrazza. I pastéis ed il caffè sono ottimi (e ve lo dice uno che ne è patito) e incredibilmente economici, soprattutto rispetto ai prezzi degli altri bar che si trovano nella stessa via... ma ciò che fa davvero la differenza è la terrazza. Il bar è infatti dotato di una piccola terrazza che domina il quartiere della Baixa, il panorama spettacolare e rilassante permette di poter leggere un libro in tutta tranquillità o godere di "cinque minuti di silenzio" apprezzando, allo stesso tempo, una leggera e rinfrescante brezza di vento. Se ci si vuole allontanare dal caos della Baixa, nessun posto è migliore di questo. Il piccolo bar non è segnalato in nessuna guida turistica, non ha insegne, pubblicità, di fatto è impossibile da trovare se qualcuno (che già lo conosce) non vi accompagna personalmente. Per questo motivo, nei quattro, cinque tavoli che si trovano sulla terrazza si può trovare una calma e una pace difficilmente rintracciabile negli altri bar situati nei miradouros.







Bobby Spritz

sabato 16 luglio 2011

UNA VITA SUL SURF

(Da leggere ascoltando Californication)

Treni suburbani stracolmi di ragazzi e ragazze che, armati di tavola da surf, si dirigono verso le spiagge, bambini che a cinque/sei anni già cavalcano le prime onde, ingegneri e avvocati che finito il lavoro corrono direttamente in spiaggia a togliersi la camicia e i vestiti eleganti per indossare la muta. Ciò che mi ha colpito è come praticare surf non sia solo uno "sport", ma identifichi un vero e proprio Stile di Vita. Ma come si comincia a praticare surf? A volte è un amico che ci indica la via, ma più frequentemente si inizia iscrivendosi ad un Camp Surf. Nella maggior parte delle più famose spiagge da "surfisti" si possono facilmente trovare bar, magari alberghi, negozi di noleggio tavole e... ovviamente esperti maestri di tavola. Vivendo a Lisbona è facile notare come, anche d'inverno, i veri appassionati non riescano a resistere ad una vita senza onde perciò, saliti in treno o in macchina, si dirigono verso le spiagge, tuttavia è durante le estati che migliaia di persone, turisti, erasmus, viaggiatori, si riversano nelle spiagge più conosciute vicino a Lisbona: Peniche, Ericeira, Carcavelos, Costa da Caparica, Praia Grande, (solo per nominarne alcune) o in quelle stupende dell'Algarve o della Galizia. Mentre i surfisti "invernali" sono principalmente coloro che abitano vicino alle spiagge e quindi hanno mediamente un alto livello di preparazione, i surfisti "estivi" sono tutti coloro che non aspettavano altro che le vacanze per andare in spiaggia dopo un inverno di privazioni da onde, quindi spesso sono principianti o semplicemente surfisti fuori allenamento. Per iniziare, migliorare, riprendere la forma e confidenza con le onde, molte persone si iscrivono ai Camp Surf dove si possono trovare le migliori attrezzature e insegnanti esperti che insegnano non solo ad andare sulla tavola, ma anche a "leggere il mare", capire il meteo, i momenti in cui buttarsi e quelli in cui riposare, la corretta preparazione fisica per praticare surf. Per comprendere veramente cosa significhi iscriversi ad un camp surf e le possibilità che vi offre vi consiglio di osservare questo sito: Art Surf Camp.
L'importanza di questi camp non è soltanto quella di imparare a surfare, ma quella di avere un assaggio di uno stile di vita differente, una vita sul Surf. Chiunque pratichi skate, snowboard o deltaplano, parapendio, insomma uno sport che ci leghi fortemente con un elemento naturale e che ci faccia dipendere da esso, credo possa facilmente comprendere ciò che intendo con "Stile di Vita". E' quando passi la notte a studiare le correnti d'aria del giorno dopo, quando percorri chilometri di strada per arrivare in orario per prendere l'onda giusta, quando t'intestardisci e provi e riprovi uno stesso trick finché non ti riesce, quando ti concentri subito prima d'un salto... è quando la tua vita quotidiana non dipende più solo da te stesso, ma da un altro elemento: neve, acqua, strada, aria ti indicano la via... e uno stile di vita differente.






Bobby Spritz

sabato 12 marzo 2011

AQUI PODIA VIVER GENTE!




"Aqui podia viver gente" è uno slogan che si legge spesso sui muri di Lisbona, non solo nei quartieri più periferici, ma anche in quelli del centro. Come mai? Quando alcuni palazzi devono essere ristrutturati, perché pericolanti, gli inquilini sono costretti ad abbandonare l'edificio e quelli che rimangono vengono sgomberati, successivamente verranno costruite impalcature che rimarranno inutilizzate per mesi, e forse per anni. Inoltre, per impedire alle persone di rioccupare le palazzine, le porte e le finestre vengono murate, perciò non è strano vedere impalcature abbandonate, case pericolanti, lavori iniziati e mai finiti. A volte è spettacolare osservare alcune facciate, di antiche palazzine, con porte e finestre che danno sul nulla... questo perché le pareti interne e il tetto vengono demoliti mentre vengono lasciate intatte le facciate d'entrata. Tutti questi spazi inutilizzati rimangono marcire per anni occupando decine di metri quadrati che potrebbero essere riutilizzati, mentre la periferia si espande in quartieri sempre più degradati e il centro viene progressivamente svuotato (perché spesso chi vive in questi edifici sicuramente non fa parte della popolazione di prima fascia, ossia non è benestante). Tali scenari, descritti in una mostra a Barcellona chiamata "L'esplendor de la Ruina", si ripetono pure nella seconda città più grande del Portogallo, ossia Porto, anzi il numero di edifici abbandonati e lasciati a se stessi è perfino maggiore. Accade pertanto di vedere palazzi ultramoderni alternarsi con ruderi abbandonati senza tetto e pareti interne... ma con porte e finestre murate.









Bobby Spritz