martedì 4 dicembre 2012

Alba a Caparica

(Da leggere ascoltando: Society by Eddie Vedder).

Il lavoro o lo studio sono importanti, ma non abbastanza per sacrificare la nostra vita, ossia ciò “che ci piace fare”... o almeno io l'ho sempre pensata così... sarà forse per questo che son sempre senza soldi? :)

Già in un post passato avevo sottolineato quanto i portoghesi tenessero al surf e al proprio tempo libero, piuttosto che fare degli straordinari o lavorare di più per guadagnare di più (come vorrebbe il sistema capitalista nel quale il Portogallo si trova). Ma con la crisi le ore di lavoro sono aumentate, i giorni liberi diminuiti, e gli straordinari sono ormai necessari per poter arrivare alla fine del mese, e allora?
 
E allora se il tempo è tiranno, invece di adeguarti ad esso e trovare scuse, cerca di “fregarlo” ed è così che un mattino mi sono alzato alle cinque e ho seguito un gruppo di surfisti (lavoratori) andare a surfare all'alba prima di andare a lavorare. Un mondo di colletti bianchi, blu e studenti che non vogliono assolutamente rinunciare alle proprie passioni... neanche in tempi di crsi.

 
In fin dei conti, lo spirito è quello del “noi viviamo oggi” perché, come diceva Lorenzo de Medici, “del domani non v'è certezza”.

 






 



Bobby Spritz