martedì 22 febbraio 2011

BACALHOEIRO!

Il Bacalhoeiro è un locale situato vicino a Praça do Comércio ed è uno dei punti di ritrovo dei ragazzi che vogliono far serata. E' interessante notare come i baristi, i cuochi (ecc...) siano tutte persone molto giovani, di varie nazionalità e sempre allegre, forse è anche per questo che tutte le sere c'è sempre un gran via vai di gente, soprattutto erasmus. A volte sembra quasi di essere in un porto dove puoi ascoltare mille linguaggi differenti e tutti ugualmente mescolati in un'unica grande baraonda di portoghese, spagnolo, italiano, inglese e francese. Luna, è uno dei tre soci che gestisce il locale e rappresenta perfettamente lo spirito del Bacalhoeiro, d'altra parte dopo aver lasciato il Brasile ha viaggiato parecchio in l'Europa, abitando in Svezia e Spagna, e ha studiato all'università in Inghilterra.

- Luna, qual'è secondo te la lingua più p
arlata al Bacalhoeiro?
Dipende dall'anno... siccome ci sono
moltissimi erasmus che frequentano questo locale, ogni anno il linguaggio più parlato cambia a seconda del gruppo di erasmus più numeroso. Quest'anno direi che lo spagnolo e l'italiano sono le lingue più parlate.

- E' più o meno da gennaio che torno spesso in questo locale e una delle cose che mi ha colpito è che c'è sempre un sacco di gente, mentre in molti altri locali, soprattutto in questo periodo poco turistico, ci sono delle serate "morte". Come mai?
Il punto è che il Bacalhoeiro è un bar frequentato da erasmus, infatti è un local
e pensato per i giovani, dove si può bere, ballare, stare in compagnia, suonare, e visto che ci sono erasmus tutto l'anno... c'è sempre da lavorare.

- Il fatto che il Bacalhoeiro sia un luogo d'incontro multiculturale, e quindi adatto soprattutto per gli erasmus, è dovuto anche all'internazionalità del personale che ci lavora?
Certo! Per esempio ora ci lavorano due italiani e una spagnola, mentre prima c'era una ragazza francese e una catalana.


- Quindi, bene o male, parlate e capite tutte le lingue: brasiliano, portoghese, francese, italiano, spagnolo...
Mah... in realtà i brasiliani non capiscono il portoghese (ride), nel senso che la pronuncia e l'accento è completamente diverso e quindi spesso anche le parole vengono modificate.

- Personalmente quale lingua e popolo ti piace maggiormente?

Dipende da tante cose, comunque in generale m
i piacciono i popoli del sud, come atteggiamento, come carattere.

- Dopo tutta questa confusione di lingue e di bevande da preparare, a che ora chiudete il bar e riuscite ad andare a riposare?
Durante la settimana chiudiamo alle due, mentre il week end alle quattro.


- Finito il lavoro esci a far serata?
Macché, spesso vado a casa a riposare o a guardare un film, ormai sono vecchio!

- Per finire, qual'è la bevanda alcolica più bevuta in questo locale?
Direi il Moscatel.


- E la tua preferita?
Io sono astemio... caso mai una cola-zero.

Alessandro è un ragazzo italiano di ventitre anni che lavora da circa un anno al Bacalhoeiro come barista.


- Ale come sei finito a lavorare qui?
Quando ho finito la triennale a Forlì ho deciso di iscrivermi alla specialistica direttamente a Lisbona, nel frattempo ho viaggiato, sono stato in Brasile per un po' di tempo a lavorare in una comunità a Parnaiba, poi sono rientrato in Portogallo e grazie a Luna ho cominciato a lavorare qui.

-Tra il Portogallo e il Brasile, quale nazione preferisci?

Dopo tre anni Lisbona la sento come una casa e il Bacalhoeiro come
una famiglia, però il Brasile lo vedo come una novità e un'opportunità allo stesso tempo.

- Provo a porti le stesse domande che ho chiesto prima a Luna... vediamo se siete d'accordo!
Qual'è la bevanda alcolica più bevuta in questo locale?
Penso l'Imperial!

- E la tua preferita?
Sempre l'Imperial.


- Che fai quando finisci di lavorare?
Dipende dalla serata, dipende a che ora finiamo, comunque solitamente, dopo
aver finito di sistemare il locale, rimaniamo un po' qua tra di noi a rilassarci.

- Qual'è la nazionalità più presente al Bacalhoeriro?
Spagnoli, italiani, tedeschi.

- Per finire, senza pensarci troppo, qual'è la caratteristica che ti piace maggiormente di Lisbona?
I tramonti!!!!






Bobby Spritz



lunedì 14 febbraio 2011

Surfing in U.S.A?... no a Lisboa!

Una domenica soleggiata di gennaio, come tante altre, niente di speciale, che si fa?
- Andiamo al mare?
- Al mare?
- Ma si dai, prendiamo il furgone e andiamo a surfure!

Non ricordo se è andata proprio così, o quasi, ma ricordo benissimo che ci siamo andati la domenica seguente, rispetto a questa conversazione, perché non siamo riusciti a svegliarci abbastanza prestoa causa di un faticoso sabato sera. Sta di fatto che io,
Alessandro e Laura, una domenica pomeriggio, abbiamo preso il furgone e siamo andati a fare Surf!
Dopo un breve viaggio in macchina arriviamo alla spiaggia... dove troviamo inaspettatamente un sacco di persone in acqua ad aspettare l'onda giusta per lanciarsi, perciò mentre Ale si prepara, io e Laura rimaniamo ad osservarlo e a prendere il sole.

-Ale, da quanto tempo fai Surf?
Più o meno da settembre 2008, quindi ho iniziato a 23 anni.

- Perché hai cominciato? Cosa ti ha spinto a provare per la prima volta?
Ero in erasmus a Gijon, una città spagnola affacciata sull'oceano a nord, nella regione delle Asturie, ricordo che avevo conosciuto veramente un sacco di gente che già praticava questo sport e quindi ho inziato pure io, prima col bodyboard e poi con la tavola vera e propria.

- Com'è fare surf a Liboa?
E' fantastico, pensa che è l'unica capitale d'Europa che ha spiagge con onde di alto livello adatte per surfare a soli 20 minuti di macchina.

-
Abiti in questa città ormai da tre anni, quanto ha influito il surf sulla scelta di rimanere a vivere quì?
Tantissimo, è stato uno dei motivi principali, oltre al fatto che avevo visitato questa città già altre volte e ne ero rimasto affascinato, perciò ho deciso di venirci a fare la specialistica d'ingegneria... e ora che ho finito... lavoro.

- Quali sono le spiagge portoghesi migliori in cui andare a surfare?
Allora, quella che mi piace maggiormente si chiama Ribeira d'Ilhas che si trova a nord di Lisboa, quelle in cui vado più spesso sono Carcavelos (dove siamo stati) e
Costa da Capariça, ma quella in assoluto più famosa è la Supertubos a Peniche, a circa 80 km a nord della città.

- Che tavole utilizzi?
Prevalentemente uso una shortboard lunga 6'.4" piedi della Ghost, poi ne ho un'altra per le onde più piccole da 7'4" della Minimalibù.

- Surfista preferito?
Beh... Slater!

- Con quale frequenza vai a surfare?
Dipende da tante cose... mediamente durante la bella stagione cerco di andare 3/4 giorni alla settimana.

- Senza pensarci troppo, cos'è che ti piace particolarmente del Surf?
Mi piace per una sensazione di serenità che puoi sentire appena esci dall'oceano dopo aver surfato. E' come se entrassi in contatto con la bellezza "dinamica" della natura, non so se sono riuscito a spiegarmi bene, ma non appena entri in acqua ti devi impegnare fisicamente, tirando fuori tutte le tue energie, se vuoi assecondare le onde e seguirle.

- Dimmi in poche parole una ridicola "pubblicità progresso" (come se ne vedono un sacco sui canali italiani) per sponsorizzare il surf!
"Prova a fare Surf e metterai te sesso alla prova! E la prima volta che ti alzerai sulla tavola sarai la persona più felice del mondo!!!!" Ve bene così?Era abbastanza ridicola?

-Direi di sì...





Bobby Spritz

sabato 5 febbraio 2011

Come fare a ravvivare una festa? Chiamate Helder e la sua "Concertina"! (1°parte)

Ma che cos'è la concertina? E' uno strumento musicale aerofono ad ance libere formato da due casse armoniche in legno separate da un mantice a soffietto, ma per noi profani... è più semplicemente uno strumento simile ad una fisarmonica.

Helder, da quanto tempo suoni la concertina?
Suono da circa otto anni, ma da quando lavoro, purtroppo, la uso molto meno.

Osservarlo dal vivo permette di capire quanto sia difficile suonare questo strumento musicale, infatti ci sono moltissimi tasti da utilizzare sia con la mano sinistra, sia con la mano destra, inoltre certi brani sono molto complessi e le dita scorrono veloci come quelle di un pianista. Tuttavia le difficoltà non finiscono quì, perché Helder deve gonfiare e sgonfiare la cassa seguendo il ritmo della canzone e contemporaneamente suonare i bassi e le altre note. Rispetto ad una normale fisarmonica infatti la difficoltà è maggiore, anche per la più vasta gamma di suoni e effetti che la concertina può produrre.

Ma è davvero così difficile suonare la concertina?
Per imparare a suonarla bene ti devi allenare tutti i giorni, fare molto esercizio e molta pratica... come con tutti gli strumenti musicali.

Hai seguito qualche corso?
No, ho imparato tutto da "autodidatta", osservando e ascoltando bravi musicisti... e visionando moltissimi filmati su youtube...

Come mai hai iniziato a suonare proprio questo strumento? Voglio dire... non è poi così comune, hai preso spunto da qualche amico o parente che sapeva già suonarla?
No, sono l'unico in famiglia capace di suonarla... semplicemente mi piace, per esempio durante le feste è divertente suonare questo strumento, perché fai ballare tutti quanti e rallegri la situazione.

Quanto può costare una concertina?
Allora, a casa ne ho una molto buona, preparatami apposta da un artigiano, che mi è costata 2.500 euro, mentre questa è sui 1.500 euro. Comunque, per comprare una buona concertina bisogna spendere almeno 1.000/1.200 euro, poi dipende da come la usi, dalla qualità del suono, ecc...

Tu sei la prima persona che incontro capace di suonare questo strumento, in Italia conosco molti amici che suonano vari strumenti musicali, alcuni anche la fisarmonica, ma da perfetto ignorante in materia musicale non sapevo nemmeno dell'esistenza della concertina :) E' uno strumento tipicamente portoghese?
No, non direi, anzi molte concertine sono prodotte in Italia, ricordo una marca in particolare, si chiama "Dino Baffetti", inoltre conosco un musicista italiano molto bravo a suonare, si chiama Alessandro Gaudio.

Helder, 24 anni, lavora a Lisbona, ma è originario di "Penedoro" una cittadina che si trova nel nord del Portogallo... e sa suonare la concertina. Ciò che di lui mi ha colpito maggiormente è la passione che ci mette nel suonare questo strumento, infatti si può notare subito, dalla naturalezza e allegria, quanto si diverta. Inoltre, prima di ogni brano, ci spiega la "regione di provenienza" del pezzo che si accinge ad affrontare, infatti esistono numerose tradizioni musicali portoghesi ed europee. Ma ora basta con le chiacchiere, per renderci veramente conto di cosa Helder sia capace di fare, non ci resta che ascoltarlo direttamente. Quindi meno parole e più note!

"Amélie!"



"Preserata".


Bobby Spritz

Come fare a ravvivare una festa? Chiamate Helder e la sua “Concertina”! (2° parte)

"The Best!"


"E poi... chi si capisce è bravo..."


Bobby Spritz